Se hai un e-commerce sarai già a conoscenza del problema rappresentato dalle spedizioni e, se ne vuoi aprire uno, sicuramente ne avrai sentito parlare. Tutti gli e-commerce dipendono in parte dalle spese di invio, è inevitabile, il problema nasce quando si aggiungono supplementi. I corrieri a volte non sono chiari su questo argomento (e nei loro calcoli) e l’e-commerce non sa da dove escono questi supplementi né come affrontarli. Per questo parleremo dei supplementi più comuni, cosa significano, come evitarli e come discuterne con il corriere.
Cosa sono i supplementi?
Al momento della creazione di un invio, il prezzo che otteniamo non è quello definitivo, è solo una stima di prezzo basata sulle dimensioni, sul peso e sulla destinazione del nostro pacco. Quindi se uno di questi tre fattori cambia nel corso della spedizione o non è corretto, il corriere aggiungerà la differenza alla precedente stima di prezzo dopo aver consegnato il pacco.
Ciò è dovuto all’aumento dell’e-commerce che presuppone una crescita importante delle spedizioni. Le imprese di trasporto usano questi supplementi per poter gestire prima i volumi di consegna e anticipare la domanda, quindi questi supplementi si mantengono in un flusso variabile costante e possono persino cambiare da un’impresa di trasporto all’altra.
Per esempio, all’inizio del 2018 UPS e FedEX hanno aumentato i supplementi più frequenti, alcuni per più del 20%, e il trasporto su gomma del 4,9%, per poter gestire la richiesta, soprattutto nel periodo delle vacanze. Ma anche così non hanno potuto mantenere il ritmo con un volume simile e le loro entrate sono precipitate del 5,5% nell’ultimo trimestre.
I supplementi possono rappresentare tra il 10% e il 30% dei costi d’invio, secondo Charles Cushing, fondatore della piattaforma per il monitoraggio delle spedizioni per e-commerce Galleon. Cushing afferma che la maggior parte di questi strani supplementi deriva dalle date di consegna. Con date limite più ristrette qualsiasi ritardo diventa qualcosa di molto pregiudizievole, poiché i rimborsi dei clienti ammontano all’incirca al 90%. La parte positiva è che, quando un e-commerce contesta un caso di ritardo di consegna e vince, gli viene rimborsato il costo totale dell’invio più i supplementi. Tuttavia i supervisori delle imprese di trasporto stanno costruendo dei sistemi sempre più complessi basandosi su tendenze e dati storici per anticipare e predire supplementi difettosi.
Il supplemento più comunemente applicato riguarda l’errato indirizzo di spedizione, circa il 4,7% degli indirizzi inseriti dagli utenti, è quindi consigliabile optare per un software di verifica degli indirizzi, per evitare questo tipo di supplementi.
Come ridurre e contestare i supplementi
La imprese di trasporto calcolano i prezzi in base ai loro calcoli di crescita e alla percentuale di guadagno che possono ottenere da ciascun account (cliente), quindi, qualsiasi modifica fa sì che il prezzo della fattura possa variare. Normalmente le tariffe e i supplementi vengono aggiornati annualmente, è quindi interessante negoziare i contratti regolarmente. Per esempio, se un e-commerce spedisce normalmente a indirizzi residenziali, o invia pacchi di grandi dimensioni, supplementi collegati a queste modalità possono ridursi o scomparire grazie alla frequenza d’invio.
Quindi, ciò che gli e-commerce devono fare è controllare le fatture di spedizione. In questo modo potranno conoscere l’incidenza dei supplementi e creare uno schema di quelli comuni e di quelli meno comuni. Per i supplementi di dubbia provenienza, l’opzione più rapida è chiamare il rappresentante della compagnia di trasporto per contestare o chiedere chiarimenti sui supplementi.
Un’altra opzione per ridurre i costi di spedizione sono i fornitori terzi di logistica (3PL). I loro contratti come trasportatori sono abbastanza competitivi e normalmente riducono l’impatto dei supplementi, ma i 3PL non coprono il costo dei supplementi a nome dell’impresa. Inoltre presentano dei lati negativi: i 3PL generalmente non permettono che le imprese facciano invii per conto proprio e non è nemmeno possibile contestare direttamente i supplementi perché il conto dell’operatore è a nome della ditta 3PL.
Normalmente non è conveniente usare i 3PL, quindi l’opzione più interessante sarebbe quella di negoziare il prezzo di spedizione nel modo più efficiente e prevedibile possibile.
Usare scatole per spedizioni adeguate alle dimensioni del prodotto
Le ditte di trasporto applicano tariffe in base al peso e alla dimensione. Quindi un buon modo per risparmiare nelle spedizioni è cercare di usare un packaging il più preciso possibile per il prodotto. Questo, oltre a farti risparmiare a ogni spedizione, protegge anche il prodotto. Una scatola per invii grande che non avvolge bene il prodotto, fa sì che questo si muova al suo interno. Con tutti i movimenti che la scatola fa dal momento dell’invio e fino alla consegna al cliente, un packaging non adatto al prodotto ha una maggiore probabilità di arrivare con imperfezioni.
Infine bisogna ricordare che i supplementi variano costantemente, fluttuando in base alla crescita dei volumi degli e-commerce, quindi se il tuo negozio continua a crescere, avrai sempre più opportunità di rivedere e controllare le condizioni di spedizione con le ditte di trasporto.